mercoledì 21 febbraio 2007

Fatevi i ca..i vostri!

"Salve, questo sms di CARTASI e' per avvertirvi di verificare i movimenti della vostra carta di credito perche' sembra che siano stati effettuate operazioni fuori norma. Telefoni al numero xxxxxx e contatti un nostro operatore ..."

E bravi! Voi ci avete creduto ed avete telefonato.

Magari quando la voce registrata vi richiedeva di immettere numero della carta di credito digitandola sulla tastiera del telefono, voi l'avete inserita, magari poi avete anche inserito il PIN della stessa carta, come richiesto dalla voce automatica e poi magari, visto che tutti gli operatori erano occupati avete riagganciato per poter richiamare in un secondo tempo!

Bravi, bravi. Ottimi cittadini dell'era dell'informazione. Solo che le informazioni RISERVATISSIME che avete comunicato per telefono le avete date ad un varesino di 28 anni che ve lo ha messo semplicemente nel .....

Tutto questo perche' l'italiano medio, da una fiducia smodata e assolutamente non motivata ad alcuni mezzi di comunicazione perche' ormai entrati nell'uso quotidiano, mentre ad altri non si concede neanche il beneficio del dubbio.
Quindi, se non vi sareste mai azzardati a mettere i suddetti dati, nei form di un qualsivoglia sito di commercio elettronico, perche' internet e' considerata non sicura, che problemi potra' mai creare comunicare gli stessi ad un telefono?
Nessuno, se non fosse che all'altro lato del filo del telefono c'era un ragazzo, neanche trentenne, che ha segnato su dei semplici pezzetti di carta (che gli sono stati ritrovati in casa e che hanno permesso di risalire alle identita' dei truffati) quelle informazioni che gli hanno permesso di poter truffare circa 900 persone, fino all'arresto, coordinato dal P.M. Francesco Cajani, a seguito della denuncia verso ignoti consegnata dalla stessa CARTASI che si e' vista giustamente subbissata di proteste da parte dei centinaia di cittadini.

Il problema serio, e' che questo giovane e recidivo truffatore (aveva gia' subito un procedimento per uso fraudolento di carte di credito a danno della catena esselunga), e' stato ingordo, e non si e' limitato ad inviare (tramite un semplice programmino acquistabile dalla Rete, che cambia l'intestatario dell'SMS) pochi messaggi di testo, e a pescare meno di una decina di utenti. In caso contrario, avoglia voi a dimostrare alla CARTASI, di non essere stati voi ad acquistare quei beni con la carta di credito.

Almeno un caso reale in cui il detto "mal comune, mezzo gaudio" puo' essere ritenuto concretamente valido.