Se vostra madre vi dice che a giocherellare con il computer non si ottiene niente, voi ditegli che a qualcuno a fruttato 30 mila euro (e una denuncia per frode).
Erano altri tempi e' vero, ma gia' allora, internet poteva essere una grande fonte di quadagni e una inesauribile fonte di grane.
Nel 2004 E.Z. studente del politecnico di Torino, all'eta' di 27 anni, attraverso tecniche informatiche avanzate, ma anche utilizzando il semplice phishing, riusci' a sterzare 30 mila euro, dai conti correnti di poveri malcapitati correntisti, al conto corrente del cugino G.Z. di poco piu' grande, nonche' acquisire cellulari e televisori.
In seguito all'arresto, inquirenti e polizia, hanno in tutti i modi cercato di estorcere ai due ragazzi confessioni relative alla loro appartenenza ad una qualche organizzazione criminale di alto livello, appartenenza evidente, vista la notevole quantita' di password rubate ritrovate nei files dei due ragazi. Stufo di dover ripetere di essere il solo autore delle truffe, il giovane studente, su due piedi aggiro' le protezioni del server di Poste Italiane e sposto' 12 mila euro dal conto di un ignaro molisano a quello del cugino.
Prima del suo arresto il ragazzo era stato in grado di alleggerire i conti on-line di diciotto malcapitati appartenenti a quindici istituti di credito per un totale di 30mila euro. «Non volevo arricchirmi - ha detto il giovane reo confesso al magistrato - L’ho fatto solo per dimostrare le mie capacità informatiche. Una sfida ai grandi sistemi di sicurezza». (fonte la Sentinella del Canavese)
Per il 20 aprile prossimoe' stata fissata l’udienza preliminare, dove dovrà rispondere in compagnia del cugino di frode informatica e detenzione abusiva di codici e di accesso ai sistemi informatici.