mercoledì 21 febbraio 2007

DRM ... ma che pizza!

I sistemi di protezione digitale delle copie, sono semplicemente una caz...a.
In linea di principio perche' illegali, non prevedendo che alla scadenza del periodo di validita' del 'brevetto', il sistema di protezione venga semplicemente eliminato.
Poi perche' di principio sono studiati per bloccare quello per cui i sistemi digitali sono stati creati, ovvero la duplicazione/trasmissione PERFETTA delle informazioni, con conseguente perdita di significato di concetti come copia ed originale.

A dimostrare che cercare di bloccare con sistemi digitali la replicazione di contenuti protetti da diritto d'autore, e' una battaglia persa in partenza, e' la sempre maggior velocita' con cui questi sistemi vengono CRACCATI, anche da 'semplici' programmatori.

Tanto che, con neanche un centinaio di titoli in commercio tra' HD-DVD e Blue-RAY, il sistema di protezione AACS e' stato bruciato in meno di una settimana.

Addirittura, proprio pochi giorni fa', per la precisione l'11 febbraio 2007, ARNEZAMI, utente del forum di Doom9.org, sembra aver trovato la 'processing key' (una specie di passpartout) del sistema di protezione di Blue-Ray e HD-DVD.

Il muro dei DRM si sta lentamente sgretolando.

In realta' e' sempre piu' chiaro che la meritoria idea di protegere le opere di ingegno dallo sfruttamento indiscriminato di terzi, deve essere affidata alla buona volonta' e civilta' dei fruitori delle opere, ben disposti a premiare il lavoro ed il talento di artisti e lavoratori talentuosi (e meno disposti a pagare per prodotti usa e getta e di basso valore QUALITATIVO)., proprio come adesso, in alcuni musei, le opere esposte vengono mostrate al pubblico senza significative protezioni fisiche, confidando sul fatto che l'appassionato d'arte e' il primo a volerla proteggere.

In conclusione, gli utenti non vogliono i DRM, gli STATI non voglioni i DRM (almeno per come sono strutturati oggigiorno) e NANCHE le aziende li vogliono, tanto che Steve Jobs (APPLE) ha affermato: “Immaginate un mondo - scrive - nel quale ogni negozio online venda musica senza DRM in formati aperti. In un mondo di questo tipo, qualsiasi player potrebbe riprodurre musica acquistata da qualsiasi negozio, e tutti i negozi venderebbero musica riproducibile su qualsiasi player. Questa è chiaramente la migliore alternativa per i consumatori, e Apple la abbraccerebbe subito”.

La seconda picconata è arrivata da David Goldberg, general manager di Yahoo Music, il quale ha dichiarato che le vendite aumenterebbero del 15/20% se i brani musicali fossero venduti senza la tecnologia DRM per la protezione dei diritti digitali.

Ma le prime crepe si sono viste soltanto quando una delle Major discografiche, la EMI, ha dichiarato di voler vendere musica in mp3 senza alcun sistema di protezione dei contenuti, anche se in questi giorni la stessa EMI sembra stia facendo dietrofront.

Fatevi i ca..i vostri!

"Salve, questo sms di CARTASI e' per avvertirvi di verificare i movimenti della vostra carta di credito perche' sembra che siano stati effettuate operazioni fuori norma. Telefoni al numero xxxxxx e contatti un nostro operatore ..."

E bravi! Voi ci avete creduto ed avete telefonato.

Magari quando la voce registrata vi richiedeva di immettere numero della carta di credito digitandola sulla tastiera del telefono, voi l'avete inserita, magari poi avete anche inserito il PIN della stessa carta, come richiesto dalla voce automatica e poi magari, visto che tutti gli operatori erano occupati avete riagganciato per poter richiamare in un secondo tempo!

Bravi, bravi. Ottimi cittadini dell'era dell'informazione. Solo che le informazioni RISERVATISSIME che avete comunicato per telefono le avete date ad un varesino di 28 anni che ve lo ha messo semplicemente nel .....

Tutto questo perche' l'italiano medio, da una fiducia smodata e assolutamente non motivata ad alcuni mezzi di comunicazione perche' ormai entrati nell'uso quotidiano, mentre ad altri non si concede neanche il beneficio del dubbio.
Quindi, se non vi sareste mai azzardati a mettere i suddetti dati, nei form di un qualsivoglia sito di commercio elettronico, perche' internet e' considerata non sicura, che problemi potra' mai creare comunicare gli stessi ad un telefono?
Nessuno, se non fosse che all'altro lato del filo del telefono c'era un ragazzo, neanche trentenne, che ha segnato su dei semplici pezzetti di carta (che gli sono stati ritrovati in casa e che hanno permesso di risalire alle identita' dei truffati) quelle informazioni che gli hanno permesso di poter truffare circa 900 persone, fino all'arresto, coordinato dal P.M. Francesco Cajani, a seguito della denuncia verso ignoti consegnata dalla stessa CARTASI che si e' vista giustamente subbissata di proteste da parte dei centinaia di cittadini.

Il problema serio, e' che questo giovane e recidivo truffatore (aveva gia' subito un procedimento per uso fraudolento di carte di credito a danno della catena esselunga), e' stato ingordo, e non si e' limitato ad inviare (tramite un semplice programmino acquistabile dalla Rete, che cambia l'intestatario dell'SMS) pochi messaggi di testo, e a pescare meno di una decina di utenti. In caso contrario, avoglia voi a dimostrare alla CARTASI, di non essere stati voi ad acquistare quei beni con la carta di credito.

Almeno un caso reale in cui il detto "mal comune, mezzo gaudio" puo' essere ritenuto concretamente valido.

venerdì 16 febbraio 2007

Tu disegni e lui cerca .... io pero' sono impedito :p

Avete mai provato a chiedere ad un amico, se si ricordava il nome di quel quadro famoso dove c'e' uno che passa su una strada con dietro il cielo azzurro e le nuvole bianche? Beh, a meno che non siate veeeraaaammmente in sintonia, o siate un mago di Pictionary, difficilmente vi sara' d'aiuto.
Pero' la tecnologia fa passi da gigante ed ora per cercare delle foto su Flicker potrete provare anche a disegnare qualcosa che assomigli al vostro soggetto e Retrievr cerchera' per voi.
Certo, il servizio e' al piu' un esperimento di intelligenza artificiale, ma l'idea e' buona e probabilmente con una buona mano potreste anche ritrovare cio' che avevate perso.
Io l'ho subito testato disegnando una compilation di disegnetti pornografici per vedere a cosa li associava (.... ma non ho avuto successo ;) ).

Il prossimo passo e' quello del motore di ricerca che gli fischiettate un motivetto e vi scarica al volo l'mp3 della canzone ;)

Ma che bel chippone .... noooo sono tanti piccoli chippini!

Quando il popolo soffre ed e' in difficolta', solo un super-eroe riesce a giungere in suo aiuto.
Quando migliaia di cyber-consumatori, abbacinati dal marketing, abbracciano l'ultima incarnazione di un (abusando un po' del termine) sistema operativo, nella fattispecie Windows Vista e non riescono a sfogliare le cartelle del proprio hard disk neanche con un processore a 3 GHz e 1 GigaByte di Ram, allora in soccorso dell'uso improprio e sciocco delle risorse di calcolo, ecco arrivare mamma Intel.

Ebbene si.
Intel e' pronta per il futuro.
Un nuovo processore, per ora solo in fase prototipale, che sara' in grado di eseguire 1,01 Teraflops ovvero 1'010'000'000'000 di operazioni matematiche in virgola mobile al secondo, consumando energia pari a 62 watt (poco piu' di una lampadina da 50 watt e poco meno di una lampadina da 75 watt e 4 volte il consumo di una a risparmio energetico, e infinite volte di piu' di uno che non c'ha la corrente elettrica e ........).

Insomma, per ora alla Intel affermano che questa nuova tecnologia (che ha integrato 80 core in un unico circuito integrato) permettera' ai data center (tipo Google) di poter lavorare senza aver bisogno di immense quantita' d'energia, ma in futuro forse qualche sciocco potrebbe pensare, che tutta questa potenza potrebbe servire ad avere le finestre del sistema operativo rappresentate in 3d in uno spazio virtuale, calcolato in radiosity, con le ombre che seguono l'andamento del sole, come su di una spiaggia ad honolulu, del 1978 considerando le simulazioni metereologiche con modelli attendibili di analisi storica....... :(

Comunque,Justin Rattner, responsabile tecnologia di Intel, ha affermato (e non stiamo scherzando) : “Quello che stiamo cercando di fare è portare le performance dei microprocessori ad un nuovo livello, ed è questo ciò che ci motiva”. Bravo! E pensare che io invece se avessi lavorato alla Intel, avrei pensato:"Quello che sto' cercando di fare e' farmi la collega dell'ufficio di fianco, e' questo che mi motiva." .... CERTO che l'obiettivo e' quello di progettare integrati piu' veloci e magari meno esosi in termini di consumi elettrici, dove si e' mai vista una conferenza stampa dove un uomo del marketing ha affermato: "Ci siamo riusciti, qui' alla XXX abbiamo creato un processore che e' veloce come un pallottoliere, ma consuma come una locomotiva a vapore". Geniali alla Intel.

mercoledì 7 febbraio 2007

m'hanno fregato l'idea :(

Ecco! Come solito mi viene in mente un'idea e qualcuno mi cracka il cervello e mi frega l'invenzione. Maledetto Echelon!!!!

Qualche giorno fa', mentre ero al gabinetto e giocavo beato beato con il mio nuovo smartphone, mi e' venuta un'idea. Perche' consumare la tastiera del mio telfonino per giocare (tasti tra' l'altro molto piccoli che difficilmente si riesce a riconoscere al volo), quando potrei usare un comodo joypad (stile consolle per intenderci) per fare delle sessioni si serpentone durante la fila in banca? Idea geniale, da brevettare, peccato che gia' esista. Eccola qui', direttamente dal produttore di accessori per cellulari ComOne.
Interessante, ma il prezzo?

Sealand ed altro

E' di qualche giorno fa' ormai la notizia del fallito tentativo di Pirate Bay di comperare la micronazione di SeaLand per potervi ospitare servizi e server per un PeerToPeer rigorosamente illegale e 'cattivo'.
Sembra infatti che a fronte di una consistente cifra in denaro (raccolta attraverso spontanee donazioni degli internauti), il sovrano di SeaLand, micro nazione posta in (ex) acque internazionali di fronte all'estuario del Tamigi, abbia motivato il rifiuto a vendere piu' con motivazioni filosofiche che finanziarie (l'eta' avanzata sembra lo stia spingendo a ritirarsi in un posto un po' meno umido ;) ).
In realta' di questo gruppo di fortini marittimi, posti a difesa dell'isola britannica, durante il periodo del secondo conflitto mondiale, molti sono stati occupati negli anni, ma a tutt'oggi la maggior parte risulta abbandonata. Ci sono diverse iniziative per preservare la memoria di questi ingombranti monumenti, ma forse il piu' interessante e' questo tentativo di scoprire il valore dell'isolamento, a firma di Stephen Turner.
http://seafort.org/menu.html e http://www.project-redsand.com/index.htm

Altri tempi .....

Se vostra madre vi dice che a giocherellare con il computer non si ottiene niente, voi ditegli che a qualcuno a fruttato 30 mila euro (e una denuncia per frode).

Erano altri tempi e' vero, ma gia' allora, internet poteva essere una grande fonte di quadagni e una inesauribile fonte di grane.

Nel 2004 E.Z. studente del politecnico di Torino, all'eta' di 27 anni, attraverso tecniche informatiche avanzate, ma anche utilizzando il semplice phishing, riusci' a sterzare 30 mila euro, dai conti correnti di poveri malcapitati correntisti, al conto corrente del cugino G.Z. di poco piu' grande, nonche' acquisire cellulari e televisori.

In seguito all'arresto, inquirenti e polizia, hanno in tutti i modi cercato di estorcere ai due ragazzi confessioni relative alla loro appartenenza ad una qualche organizzazione criminale di alto livello, appartenenza evidente, vista la notevole quantita' di password rubate ritrovate nei files dei due ragazi. Stufo di dover ripetere di essere il solo autore delle truffe, il giovane studente, su due piedi aggiro' le protezioni del server di Poste Italiane e sposto' 12 mila euro dal conto di un ignaro molisano a quello del cugino.

Prima del suo arresto il ragazzo era stato in grado di alleggerire i conti on-line di diciotto malcapitati appartenenti a quindici istituti di credito per un totale di 30mila euro. «Non volevo arricchirmi - ha detto il giovane reo confesso al magistrato - L’ho fatto solo per dimostrare le mie capacità informatiche. Una sfida ai grandi sistemi di sicurezza». (fonte la Sentinella del Canavese)

Per il 20 aprile prossimoe' stata fissata l’udienza preliminare, dove dovrà rispondere in compagnia del cugino di frode informatica e detenzione abusiva di codici e di accesso ai sistemi informatici.

parla che ti passa

ZIP/RAR/ARJ/GZip, ormai il termine compressione e' entrato nel vocabolario di ogni appassionato di informatica e anche semplicemente per aprire l'allegato di una email l'utente medio si deve cimentare con un qualche software di compressione dati.
A questo punto, perche' non utilizzare lo stesso concetto per poter ciarlare a josa con i nostri amici piu' stretti?
160 caratteri .... troppo pochi, conosco ragazze che potrebbero utilizzarne il triplo solo per elencare alle amiche la lista dei loro ultimi acquisti.
Allora quale potrebbe essere la soluzione? L'uso di termini tipo TVB CBCR TVUMDB o altre gergali abbreviazioni potrebbe non essere la giusta soluzione, anche perche' chiunque abbia piu' di trent'anni non saprebbe come 'decodificare' il messaggio :)
L'idea geniale della giovanissima società SMT ha pensando di utilizzare gli algoritmi di compressione lossless tipo ZIP, nella fattispecie gli algoritmi 'paso-doble' per comprimere il messaggio di testo (SMS, MMS, IT, etc.) cda inviare in uno fino al 70% piu' piccolo, che verra' inviato come normale SMS e quindi ad un costo 'normale' e che verra' nouvamente de-compresso sul telefono nel destinatario del vostro messaggio. In pratica, potrete scrivere messaggi di 500 caratteri che costeranno il prezzo di un singolo sms da 160 caratteri. Il tutto semplicemente installando una applicazione java sul vostro telefonino. per ulteriori informazioni su quest'idea geniale e gratuita, il sito della SMT e' http://www.salsamessaging.com/it/products.html